La quarantena fa esplodere la bolla degli influencer
13.05.2020Tempi duri per gli influencer di tutto il mondo: da quando è cominciato il lockdown per il contenimento della pandemia di Covid-19, il traffico sui loro account è cresciuto alla grande, ma la conseguente chiusura delle attività economiche ha portato a un crollo verticale degli investimenti pubblicitari. A segnalare il momento di stallo di quella che negli ultimi anni è diventata un’industria miliardaria è un recente articolo di Vice, che parla esplicitamente di un possibile scoppio della bolla degli influencer.
Molti influencer specializzati in settori gravemente colpiti dal lockdown – come quello dei viaggi, della moda e degli eventi – sono stati colti alla sprovvista dal tracollo degli investimenti pubblicitari. Sono soprattutto i “micro-influencer” – quelli con meno di 100mila follower – a rischiare di essere abbandonati dai grandi brand in questo periodo di vacche magre, segnalando come il settore nel suo complesso sia ancora estremamente fragile e volatile. Per tirare a campare molti piccoli influencer hanno cominciato a sponsorizzare prodotti di consumo domestico o addirittura a proporre consulenze online e corsi di e-learning a pagamento.
Soprattutto negli Stati Uniti, alcuni influencer hanno invece reagito alla crisi del settore con inaspettate elargizioni di denaro ai rispettivi follower in cambio di like, tag e commenti. A darne notizia è il New York Times, che sottolinea come iniziative di questo tipo mirino a fidelizzare e reclutare nuovi follower, o addirittura a costruire il più rapidamente possibile nuove fanbase su cui poi monetizzare.